Questo è un blog sui tumori ereditari, meno frequenti degli altri, ed è quindi normale che ci siano post "di nicchia".
Parliamo di una malattia rara, cercando di spiegare che cos'è, quanto è rara, sperando possa aiutare qualcuno a trovare chiarimenti e informazioni utili, senza aumentare però il rischio di inappropriate autodiagnosi!
Per capire bene qualcosa, bisogna sapere prima di tutto di che cosa si parla e dare il senso corretto a quanto si legge (e si scrive, ma questo è affar mio!).
Le parole non sono tutte uguali e se ne usiamo una invece di un' altra, ci sarà un motivo!
Quindi gran parte di questo post introduttivo sarà di definizioni, per "partire bene"!
Perchè sindrome e non malattia, o morbo, come invece succede per altre situazioni? Per Sindrome intendiamo in medicina un insieme di di sintomi clinici e/o reperti di laboratorio o altre indagini diagnostiche che si presentano in associazione costituendo le caratteristiche di una patologia riconoscibile.
Perchè Cowden? Non dal nome del medico che la scoprì, come spesso succede, ma dal cognome della prima famiglia che fu riconosciuta affetta da questo allora (nel 1963!) strano e sconosciuto insieme di segni e sintomi.
Se poi cercherete sul web, troverete come definizione che si tratta di una genodermatosi - per la maggior parte delle persone un autentico "parolone" e talora scritto senza fornire altra spiegazione. Dermatosi è facile, vuol dire malattia della pelle. Geno, richiama la genetica. Quindi una genodermatosi è una malattia, solitamente rara, che colpisce la pelle (spesso non solo, ma anche la pelle) e che ha come causa un difetto genetico.
Troverete anche che fa parte delle amartomatosi multiple. Ancora una volta perché? Che cos'è un amartoma?
L' amartoma può essere considerato una sorta di tumore benigno, cioè una proliferazione cellulare non corretta , spesso disordinata, di tessuti però maturi. Multipla, perché in questa sindrome possono ritrovarsi amartomi in diversi organi del corpo.
Bene, dopo questa premessa da dizionario, entriamo nel vivo con la genetica.
Se siete qui forse avrete letto i precedenti post o comunque dovreste aver capito che si parla di tumori ereditari. Sul cromosoma 10 esiste un gene che si chiama PTEN (è un acronimo, dall'inglese Phosphatasis and TENsin homologous) che contiene istruzioni (si dice in termine corretto che codifica) per produrre una proteina. L'attività di questo gene è di tipo oncosoppressiva, cioè contrasta la formazione dei tumori. Se il gene produce la proteina corretta, la sua "vigilanza" sulla formazione dei tumori è normalmente attiva. Se invece il gene contiene mutazioni che portano alla codifica di una proteina "sbagliata" ecco che si può perdere un po' di controllo.
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ATTENZIONE: le mutazioni possono accumularsi in una cellula che diventa tumorale. Molte cellule di vari tipi di tumori contengono mutazioni del gene PTEN, ma è diverso avere una mutazione solo nella cellula tumorale e invece nascere con quella mutazione presente in tutte le nostre cellule! Nel primo caso si parla di mutazione somatica (si è formata solo in quella cellula che è diventata tumorale), mentre nel secondo caso la mutazione è germinale, tutte le cellule di quell'individuo ce l'hanno e quindi sarà più "facile" la trasformazione in cellula tumorale (un po' lo stesso meccanismo descritto nel post delle mutazioni BRCA 1 e 2)
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Ad alcune mutazioni germinali del gene PTEN sono state associate un gruppo di patologie dette appunto amartomatosi multiple o ancora in modo più corretto PHTS (dall'inglese PTEN Hamartoma Tumour Syndrome). Si distinguono la sindrome di Cowden, la sindrome di Bannayan-Riley-Ruvalcaba, la sindrome di Proteus e Proteus-simile.
Tutte sono accomunate dalla formazione di amartomi in diversi organi, oltre ad un aumentato rischio anche di tumori maligni.
Parleremo in maniera più specifica della sindrome di Cowden e più in dettaglio (ma in post successivi) della forma che si osserva nell'adulto, perché è questa quella in cui esiste un maggior rischio di sviluppare tumori, purtroppo non benigni come gli amartomi.
La sua frequenza è stimata in circa 1 caso ogni 200.000 nati. Trattandosi di una malattia genetica, vuol dire che il difetto è nella cellula originaria che ha dato vita all'organismo. Le cellule originarie sono due: una che proviene dalla madre (ovulo) e una che si eredita dal padre (spermatozoo). Spesso la mutazione si eredita da un genitore, ma può anche succedere che essa si formi ex novo nella cellula che darà origine al nuovo individuo. Se si trasmette da un genitore a un figlio, esiste il 50% di probabilità di ereditarla (o di trasmetterla, che è la stessa cosa). Per i più attenti e curiosi, in particolare si dice che la trasmissione è autosomica dominante. Autosomica perché viene trasmessa da un cromosoma diverso da quelli sessuali (non da X o Y tanto per intenderci, ma appunto dal cromosoma 10; non ci sono quindi differenze tra maschi e femmine; dominante perché basta che una sola copia del gene sia alterata - abbiamo una coppia per ogni gene - perché si realizzi la malattia.
Nella sindrome che esordisce in età infantile, spesso sono presenti difetti cognitivi (disabilità intellettiva, disturbi che condividono aspetti con l'autismo), oltre a una circonferenza del capo aumentata rispetto alla norma (si parla di macrocrania o macrocefalia), anomalie cutanee e altro. Il rischio dello sviluppo di tumori maligni a quest'età è molto basso, l'unico per il quale si inizia di solito una sorveglianza già in età pediatrica è quello della tiroide.
In un prossimo post vedremo in dettaglio quali manifestazioni sono tipiche della sindrome di Cowden dell'adulto e soprattutto come deve essere impostata la sorveglianza per il rischio tumorale.
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