top of page

Origine del cancro: fattori genetici (1)

donatellagambini

Argomento ostico e complesso, ma bisogna partire dall’inizio per poi seguire un filo conduttore; si cercherà comunque di semplificare. Fatti salvi casi eccezionali (per esempio esposizione a dosi elevatissime di radiazioni ionizzanti, come avvenne a Hiroshima o a Chernobyl) l’origine del cancro non è una sola, ma più fattori concorrono al risultato, ahimè negativo, della formazione di un tumore. Possono essere fattori diversi che agiscono in uno stesso momento o in momenti diversi della vita, con un peso differente uno rispetto all’altro, ma difficilmente si potrà individuare una causa sola.

Se parliamo di una sostanza in generale, si parla di effetto o potere carcinogeno, cioè che è in grado di provocare il cancro. Esiste una lista periodicamente aggiornata, nella quale sono elencate delle sostanze sulla base della loro capacità di provocare/favorire lo sviluppo di tumori. Per chi volesse avere dettagli questo è il link (https://monographs.iarc.who.int/agents-classified-by-the-iarc). La lista è gestita dall’IARC (International Agency for Research of Cancer a Lione, in Francia) e divide gli elementi in 4 gruppi, a seconda del potenziale cancerogeno dell’elemento, ma anche della validità delle prove scientifiche a riguardo. È importante sottolineare che se da un lato una sostanza non presente nella lista non è detto che sia sicura, dall’altra l’effetto cancerogeno dipende soprattutto dalle dosi e dalla durata dell’esposizione. Quindi è possibile che una sostanza sia sì cancerogena, ma che nella vita quotidiana si possa venire a contatto con essa a dosi (piccole) e per periodi di esposizione (brevi) tali da renderla non pericolosa in quel contesto e quindi, per esempio, commerciabile.

Quali sono le cause? Ognuna merita un post a sé (e lo avrà). Iniziamo dai fattori genetici o ereditari

Chi ha conoscenze di base sa che il nostro DNA è un vero e proprio codice, porta in sé l’informazione per produrre le proteine che servono a costruire, mantenere e far funzionare il nostro corpo. il DNA può però danneggiarsi in alcuni punti (come un file corrotto per chi è abituato ai termini informatici). Abbiamo efficienti meccanismi di riparazione, ma talvolta falliscono e l’errore resta.

I danni al DNA possono essere provocati da molti fattori, anche dai raggi ultravioletti per esempio (ecco perchè proteggersi dal sole, specie durante l’infanzia, riduce il rischio di tumori della pelle).

Dicevamo che le nostre cellule sanno riparare gli errori, ma talvolta non ce la fanno. Uno dei motivi – ma non il solo- per cui possono fallire è che i sistemi di riparazione sono già in partenza difettosi, nasciamo già così.

Si parla in questo caso di “mutazione”, cioè un errore che posta a un gene diverso da quello normale. A volte questa mutazione non ha alcuna conseguenza, a volte sì. Abbiamo detto che il gene (una certa quantità di DNA), contiene l’ordine su come deve essere formata una proteina. Se c’è la mutazione la proteina non è corretta. A seconda del tipo di errore, la proteina “sbagliata” può svolgere ugualmente la sua funzione, oppure può funzionare male o non funzionare affatto. Se l’errore è nel codice per una proteina che serve per esempio a riparare danni del DNA o che ha a che fare con il processo di divisione cellulare, ecco che la mutazione in questione può mettere l’individuo più a rischio per lo sviluppo di tumori.

Non solo il rischio di ammalarsi di tumori è maggiore, ma ci si ammala di solito in età più giovane. Perché? Perché si parte svantaggiati! È un po’ come chi nasce con un rene solo invece che con due. Si vive benissimo con un rene, ma se si danneggia l’unico rene presente ecco che si rischia la dialisi, se invece sono presenti entrambi i reni e se ne ammala uno, l’altro ne vicaria le funzioni e si vive bene. È semplificato, ma il concetto è quello. Il gene ha già una mutazione quando si nasce. Se ne compare un’altra, ecco che la cellula più facilmente, e soprattutto in meno tempo, potrà diventare tumorale e, se sopravvive a tutte le nostre altre difese, darà origine a un tumore.


Abbiamo imparato a conoscere alcuni di questi geni che, se mutati, aumentano il rischio di alcuni tipi di tumore, ma non di altri: saranno argomenti di prossimi post).

Ma perché ci serve questa informazione? Per due motivi fondamentalmente.

Il primo perché tumori formati da cellule con quel difetto potrebbero essere trattati con farmaci “mirati” per quel difetto, quindi saperlo rende le cure potenzialmente più efficaci.

Secondo perché se in un ambito famigliare ci cono più casi di tumore e più spesso in età relativamente giovane, ecco che deve venire il sospetto. Il caso dovrà essere valutato da genetisti e oncologi e, se ci sono i presupposti, dare il via ai test appropriati. Che devono però essere prescritti da specialisti, perché a volte i risultati dei test possono essere “grigi” invece che bianchi o neri e gettare nell’incertezza più totale una persona. Vi ricordate la famosa proteina sbagliata? Bene in alcuni casi noi possiamo capire che il gene mutato produce una proteina che non è “normale”, ma non siamo in grado di sapere se quella proteina non normale porta a un danno oppure no. Si chiamano mutazioni a significato incerto (in inglese VUS, da variant of uncertain significance), e questo è uno dei motivi per i quali bisogna affidarsi sempre al medico specialista.

Fatta questa doverosa precisazione, torniamo al secondo motivo. Essendo una mutazione genetica, questa può essere trasmessa ai figli secondo le leggi che la governano. Quindi sapere che una persona, sana, che non si è ancora ammalata, ha ereditato quella mutazione, fa scattare una serie di controlli ed eventualmente procedure per ridurre i rischi; se invece appartiene a una famiglia di mutati, ma non ha ereditato la mutazione, può tirare un sospiro di sollievo e sottoporsi agli stessi controlli indicati per la popolazione generale.

27 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Tumori del pancreas eredo-familiari

Parliamo qui del tumore del pancreas, tumore non frequente, ma che in una percentuale non trascurabile di casi ha nella genetica una...

Comments


Post: Blog2 Post

Modulo di iscrizione

Il modulo è stato inviato!

  • Twitter

©2021 di Donatella Gambini's Blog. Creato con Wix.com

bottom of page